Cherimoya (Annone), il superfrutto tropicale calabrese

2.9K

La Cherimoya è il frutto dell’Annona cherimola, un albero esotico nativo dell’America latina che, nel 19°secolo, è stato importato nel Sud Italia dall’Ecuador e dal Perù attraverso la Spagna.

Il clima mite e favorevole della Calabria, in particolare, ha permesso all’ Annona cherimola di diventare rapidamente parte del paesaggio locale della regione, con piccoli arbusti a foglia che fioriscono a maggio e producono gli annoni (cosi come vengono chiamati in Calabria) ad inizio autunno.

cherimoya

Mark Twain ha descritto la cherimoya – conosciuta anche come custard apple (l’immagine della “crema di mela” fa capire perfettamente la dolcezza e la morbidezza del frutto) – come “il frutto più delizioso conosciuto dall’uomo“.
La buccia un po’ bitorzoluta di diverse gradazioni di verde in realtà nasconde una dolce e cremoso polpa bianca  molto ricca di nutrienti sani come  vitamine del gruppo B e Cacido folico, minerali, antiossidanti e fibre.

Arrivo della Cherimoya in Calabria

Originaria degli altipiani andini, la cherimoya ha affrontato un lungo viaggio prima di naturalizzarsi in Calabria: conosciuta da migliaia di anni dalle popolazioni andine, era chiamata Chirimuya  dal popolo Inca che la conosceva e l’apprezzava. I frutti erano già utilizzati prima della venuta degli Inca come fonte di cibo dalle popolazioni locali andine del Centro America. Vi sono rappresentazioni della pianta di annona su antiche ceramiche peruviane che attestano che queste antiche popolazioni conoscevano e coltivavano questa pianta.

Bonita cherimoyas on the tree at Anthony Brown's Rincon Del Mar Ranch in Carpinteria. 2/25/13 © David Karp

Con il tempo questo albero da frutto tropicale  si è diffuso in tutto il mondo, dalle Canarie alla Spagna, dal Messico alla California… fino ad arrivare nel Sud Italia verso la fine del 1700.

Le prime vere coltivazioni della pianta di Annona Cherimoya, nelle zone vicine alla  città di Reggio Calabria, risalgono alla prima metà del 1800.
Si riteneva che questa specie potesse costituire una valida alternativa alle coltivazioni di agrumi avendo esigenze simili sia climatiche che colturali. Purtroppo però la coltivazione intensiva  della pianta di annona non si è mai diffusa a pieno regime.

Oggi la Cherimoya viene coltivata in modo non intensivo, anche se gli esemplari sono sparsi in tutta la zona costiera calabrese che va da Bagnara Calabra a Gioiosa Ionica.
Le piante di annona che vivono in queste zone si sono conquistate la Denominazione Comunale di Origine (De.c.o.) “Annona di Reggio”.

Col termine “Annona di Reggio De.c.o.” si intendono le varietà della specie Annona cherimola Mill. ed in particolare le varietà commerciali di origine spagnola acclimatate tra cui Fino de Jete e Campas (meno diffusa) nonché le cosiddette “varietà locali” o “varietà deformi“, certamente più gustose e probabilmente derivanti da seme e selezionate sia spontaneamente sia dagli agricoltori negli anni, presso i territori maggiormente vocati, soprattutto lungo la fascia costiera e pre-collinare.

img_20160101_112923Vengono considerate più profumate e gustose delle varietà commerciali e sono le preferite dagli abitanti del posto che da sempre gustano “u nonu” o “l’annone” che curiosamente nel dialetto calabrese non è femminile ma maschile.

Questa pianta in Calabria e in Sicilia è coltivata spesso in consociazione con gli agrumi e vecchi esemplari fanno bella mostra di sé nei giardini di antiche ville retaggio di quel gusto per le piante esotiche che si diffuse presso le classi benestanti e colte fra il XVIII e il XIX secolo.

Bisogna fare attenzione alla definizione di  “pianta di annona”,  sono più di uno perché annona è un genere che indica  più tipi di piante: oltre la cherimoya -di cui stiamo parlando-  esiste l’annona muricata il cui frutto è la  Graviola, recentemente venuta alla ribalta perché si è affermato che contrasta il cancro, l’annona reticulata e l’annona squamosa che sono quelle  più coltivate nei paesi tropicali.

Questi sono i tipi più comuni di Annona e tutti portano frutti esotici dal profumo e dal sapore delizioso molto particolare e raffinato tanto che si sono meritati il nome di zucchero-mele (sugar-apples) in inglese.

Il frutto della “Annona” matura in pochi giorni dopo la raccolta ed è di difficile conservazione. La polpa morbida e cremosa di colore bianco-crema, presenta una elevata concentrazione zuccherina (variabile da 16 a 25 ° Brix) è poco succosa ed è ricca di Vitamina C ma soprattutto presenta un eccezionale gusto dolce ed aromatico di tipo esotico: il profumo intenso e l’aroma, molto delicati, sono simili a quelli della banana, della fragola, dell’ananas e di altri frutti tropicali. Il frutto si gusta meglio al giusto grado di maturazione (in qualche caso meglio se tendente all’inizio della sovra maturazione), magari freddo e tagliato a metà da consumare col cucchiaino oppure tagliato in quattro spicchi da mordere.

Io lo adoro, l’avrete capito, no?  Mi piace il suo gusto dolce e la morbidezza della sua polpa e anche se mi ripropongo di pensare ad una ricetta da preparare finisco sempre per farne scorpacciata cosi com’è!

whatsapp-image-2016-12-01-at-23-25-26-3

Join the Conversation

  1. Antonella Fonnesu says:

    adoro questo frutto , dai semi sono riuscita ad avere circa 10 piantine .
    hanno solo 2 anni riuscirò ad avere anche il frutto?
    chissà!!!!

    1. Daniela Author says:

      Mi sa che ci vorrà qualche anno, ho sempre visto frutti su alberi molto grandi. 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Like
Close
Daniela Ceravolo © Copyright 2021. All rights reserved.
Close