Il coriandolo o si ama o si odia!
Le persone che amano questa erba aromatica la descrivono come fragrante e fresca mentre chi la odia sente solo un sapore di muffa, terra o addirittura sapone.
Sembrerà strano ma sono stati fatti degli studi che hanno scoperto che il gusto del coriandolo fresco cambia in base all’etnia. Se volete approfondire questo studio potete trovare l’intero articolo cliccando qua: Flavour journal
Il Coriandolo (appartenente alla famiglia delle Ombrelliferae) è originaria dei Paesi del Mediterraneo.
Del coriandolo sono utilizzate sia le foglie, più piccanti e apprezzate soprattutto in Oriente (ed è conosciuto anche come prezzemolo cinese), sia i frutti, granelli simili al pepe di colore giallo e dal sapore dolciastro e agrumato.
Il coriandolo è molto usato nella cucina internazionale, è un ingrediente del Garam Masala e del Curry, due mix di spezie usati in moltissime ricette orientali, soprattutto indiane, ma anche sud americane.
In Italia si trova nella preparazione di insaccati (mortadella o alcuni tipi di salsicce fresche) o anche nelle marinature e in alcune ricette a base di cavoli o legumi; talvolta il coriandolo è usato per insaporire anche carne di maiale, agnello, purè di patate e diversi tipi di zuppe e minestre o, addirittura, in qualche cocktail a base di gin.
Le foglie del coriandolo, dal sapore intenso e definito, si adattano bene ai piatti corposi adatto quindi piatti a base di carne e selvaggina, mentre i semi hanno un gusto più “delicato”; solitamente i semi di coriandolo vengono tritati e usati in combinazione con altre spezie.
Il coriandolo può essere mischiato ad altre spezie come timo, cumino o anice per creare combinazioni gradevoli e aromatiche.