Ci sono piatti che, più di altri, riescono a catturare l’essenza di un luogo. Gli spaghetti alla Nerano sono uno di quei piatti. Non si tratta soltanto di una ricetta, ma di un tuffo nei sapori autentici e genuini della Costiera Amalfitana, dove ogni ingrediente racconta una storia. Immagina le onde del Mar Tirreno che accarezzano la costa, il profumo delle zucchine fritte che si mescola con l’aria salmastra e il calore della cucina di una piccola trattoria affacciata sulla Baia di Ieranto. Qui, negli anni ’50, una ricetta improvvisata diventava leggenda.
Le origini degli spaghetti alla Nerano: una creazione improvvisata nella Trattoria di Maria Grazia
La storia degli spaghetti alla Nerano ha inizio nella piccola Trattoria di Maria Grazia, a Nerano, affacciata sul blu cristallino del Mar Tirreno. Era una serata come tante negli anni ’50, quando il celebre Principe Francesco Caravita di Sirignano, meglio noto come Pupetto, accettò una sfida lanciata dai suoi amici. Entrò in cucina con l’intenzione di preparare qualcosa di speciale per gli ospiti e lo fece con l’aiuto di Maria Grazia e delle altre donne presenti. Mettendo insieme delle zucchine fritte, pronte per diventare scapece, con un po’ di formaggio grattugiato che giacevano in frigo, nacque uno dei piatti più amati della Campania.
Secondo quanto riportato su Prelibata, la nipote di Maria Grazia, Esterina, era presente in cucina quella sera, imparando “il mestiere” dalla zia. Oggi, Esterina, che è anche l’unica testimone in vita di quella famosa serata, è a capo del ristorante Le Sirene, situato vicino alla trattoria storica. Custodisce gelosamente i segreti della tradizione familiare, mantenendo vivo il legame con quella ricetta che improvvisamente si trasformò in leggenda.
Pupetto: Il Principe della dolce vita e l’Ispirazione di Totò
Il Principe Pupetto era un’icona della Dolce Vita napoletana. Con la sua personalità brillante e la sua inclinazione a divertirsi, rappresentava perfettamente lo spirito del tempo. Pupetto, che amava la mondanità e le serate tra amici, non perse l’occasione di improvvisarsi cuoco quella sera a Nerano. È grazie a lui e alla sua collaborazione con Maria Grazia che nacquero gli spaghetti alla Nerano.
La sua fama non si fermava alla Costiera. Pupetto era noto anche per essere una delle fonti di ispirazione per il celebre Totò. In particolare, il personaggio di Pupetto Turacciolo nel film “L’Imperatore di Capri” del 1950, diretto da Luigi Comencini, prende spunto proprio dal Principe di Sirignano e dal suo stile di vita eccentrico e mondano. Questo dettaglio rende Pupetto non solo una figura di spicco nella cucina e nella società napoletana, ma anche un simbolo della Dolce Vita, celebrato anche nel mondo del cinema.
Una curiosità: il suo epitaffio recita “Non fece mai niente di importante, ma non fece mai nulla di male. Si divertì” — una frase che descrive al meglio il suo modo di vivere.
Dalla tradizione all’Innovazione: l’Introduzione del provolone del monaco
Negli anni ’50, la ricetta originale degli spaghetti alla Nerano prevedeva l’uso di formaggi semplici, come il caciocavallo o una miscela di pecorino e parmigiano. Tuttavia, con il tempo, la ricetta si è evoluta e il Provolone del Monaco è diventato l’ingrediente principe per ottenere quella cremosità inconfondibile che oggi associamo al piatto. Prodotto sui Monti Lattari e nella Penisola Sorrentina, il Provolone del Monaco ha un sapore unico, leggermente piccante, che bilancia perfettamente la dolcezza delle zucchine. Questa innovazione ha permesso al piatto di evolversi, mantenendo però intatta la sua anima semplice e genuina.
Il successo mondiale: da Nerano a “Searching for Italy“
Oggi, gli spaghetti alla Nerano sono conosciuti e amati a livello internazionale, ma il loro successo ha radici che risalgono agli anni ’50, quando il piatto nacque nel ristorante di Maria Grazia. Dopo il boom economico e la Dolce Vita, il piatto divenne popolare lungo tutta la Costiera Amalfitana, grazie alla frequentazione di personaggi mondani come il Principe Pupetto Caravita. Negli anni ’60 e ’70, la ricetta si diffuse tra le trattorie locali e veniva tramandata di bocca in bocca. Ogni ristorante della Costiera vantava una versione propria, con piccole variazioni che si adattavano ai gusti locali.
Il successo degli spaghetti alla Nerano crebbe ulteriormente negli anni ’80, con l’introduzione del Provolone del Monaco, e raggiunse ristoranti di grandi città come Roma e Milano. Nel 2021, il piatto ha conosciuto una nuova ondata di popolarità grazie al programma “Stanley Tucci: Searching for Italy”. Durante il primo episodio, dedicato a Napoli e la Costiera Amalfitana, lo chef Tommaso de Simone ha preparato la celebre ricetta, portando il piatto all’attenzione di un pubblico globale e contribuendo al suo successo internazionale.
Versioni d’Autore degli spaghetti alla Nerano
Oggi, “alla Nerano” non è solo sinonimo di pasta, ma è diventato un concetto che ispira piatti di ogni tipo con zucchine e formaggio. Ecco alcune rivisitazioni moderne firmate da grandi chef:
- Gli spaghetti alla Nerano di Alfonso Caputo: Lo chef del ristorante stellato Taverna del Capitano a Marina del Cantone propone una versione elegante del piatto. Utilizza un mix di formaggi come caciotta, provola e caciocavallo, mantecando gli spaghetti a bagnomaria con burro e basilico, senza Provolone del Monaco.
- Il risotto alla Nerano di Antonio Salvatore: Lucano trapiantato nel Principato di Monaco, Salvatore ha trasformato la Nerano in un risotto in tre versioni, con pesto al basilico, provolone del monaco e zucchine. Il piatto viene poi assemblato in un trionfo di sapori delicati.
- I ravioli alla Nerano di Giulio Coppola: Al Bikini di Vico Equense, Coppola propone dei ravioli ripieni di zucchine alla Nerano, serviti con consommé di provolone del monaco e menta, un’esplosione di gusto e creatività.
- Gli arancini alla Nerano della Tradizione: Alla Tradizione di Seiano, la Nerano diventa un arancino cubico, ripieno di zucchine e formaggio, perfetto da gustare al banco rosticceria o come parte di un fritto misto servito al tavolo.
Se vuoi provare un piatto che racchiude l’anima della Costiera Amalfitana, ecco come preparare gli spaghetti alla Nerano seguendo la ricetta tradizionale.
Spaghetti alla Nerano: storia, tradizione e gusto dalla Costiera Amalfitana
Ingredienti
- 320 grammi Spaghetti
- 500 grammi Zucchine (preferibilmente varietà san pasquale)
- 100 grammi Provolone del Monaco
- Olio extravergine di oliva
- 1 spicchio Aglio
- Sale
- Pepe
- Basilico fresco per guarnire
Istruzioni
- Prepara le zucchine: Lava e taglia le zucchine a rondelle sottili. Friggile in abbondante olio extravergine d’oliva fino a quando non saranno dorate e croccanti. Scolale su carta assorbente e mettile da parte.
- Crea la base di sapore: In una padella ampia, soffriggi uno spicchio d’aglio in un filo d’olio fino a doratura, poi rimuovilo. Aggiungi le zucchine fritte e regola di sale e pepe. Lascia insaporire per qualche minuto.
- Cuoci gli spaghetti: Cuoci gli spaghetti in abbondante acqua salata fino a quando non saranno al dente. Ricorda di conservare un po’ di acqua di cottura, che ti servirà per la mantecatura finale.
- Manteca la pasta: Aggiungi gli spaghetti scolati alle zucchine, insieme a qualche cucchiaio di acqua di cottura. Grattugia il Provolone del Monaco direttamente nella padella, mescolando delicatamente per creare una crema avvolgente.
- Guarnisci con foglie di basilico fresco e, se lo desideri, una spolverata extra di formaggio. Servi immediatamente per godere appieno della cremosità e del sapore equilibrato di questo piatto iconico.
Prova la Ricetta degli Spaghetti alla Nerano!
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Gli spaghetti alla Nerano sono la ricetta perfetta per farlo. Con pochi ingredienti semplici ma saporiti, potrai creare un piatto iconico che racconta la storia e la tradizione di un angolo incantevole d’Italia. Segui la nostra ricetta e immergiti nel gusto autentico di questo piatto straordinario. E se hai delle varianti personali, condividile con me nei commenti o sui social!
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