Crocette di fichi alla calabrese

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Io adoro i fichi, trascorro le mie estati in Calabria mangiandoli per colazione, per merenda, appena raccolti dall’albero dalla santa donna di mia madre che quasi si arrampica sugli alberi per trovare i più maturi.

Tutto questo d’estate, poi torno a Roma e non li mangio più perché vederli tutti belli lucidi e perfetti in una scatoletta di plastica mi mette tristezza. Quindi ho ripescato nella tradizione calabrese il modo per mangiare “i miei fichi” anche durante l’inverno e soprattutto a Natale.

Oggi ho deciso di raccontarti delle crocette di fichi che si preparano in Calabria per poter conservare il gusto e la bontà dei fichi per tutto l’inverno e mangiarli a Natale arricchendo la tavola con una prelibatezza amata da adulti e bambini.

Il nome (crocette) deriva dalla particolare forma che assume il prodotto una volta terminata la lavorazione, ossia quella di una piccola croce. La particolarità di questi fichi è che non vanno seccati aperti come, per esempio, i pomodori secchi ma sono fichi seccati dal sole sulla pianta. Si raccolgono, si mettono da parte e quando se ne hanno a sufficienza si preparano le crocette!

Sono molto felice di condividere con te questa ricetta, una di quelle ricette che mi porto dietro fin da quando sono piccola.

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Crocette di fichi alla calabrese

Preparazione 30 min
Cottura 25 min
Tempo totale 55 min

Ingredienti

  • 1 Kg Fichi secchi
  • 100 grammi Gherigli di noci
  • Zucchero
  • Vino passito
  • Foglie di alloro

Istruzioni

  • Schiaccia le noci, ricava almeno 80-100 grammi di gherigli ma la quantità può variare a seconda dei gusti.
    Lavora i fichi secchi con le dita per ammorbidirli un po’. Poggiali su un piano di lavoro e appiattiscili leggermente. Tagliate in due con un coltello affilato fino ad arrivare quasi al picciolo che però dovrà restare appiccicato. In modo il fico resterà unito.
  • Apri i fichi a libro e ripeti l’operazione fino a quando li avrai aperti tutti.
  • Per formare le crocette serviranno quattro fichi: prendi due frutti aperti e incrociali, mettendo al centro la parte del picciolo centrale.
    Appiattiscili un po’. Su ognuno dei quattro lati metti un gheriglio di noce (o anche metà, a seconda della dimensione del fico).
    Chiudi le crocette coprendo con gli altri due fichi, in modo da creare un incrocio: per prima cosa chiudi il fico in basso, poi l’altro, in modo da formare appunto una croce.
  • Appiattisci le estremità leggermente con i polpastrelli e ripeti fino a creare tutte le crocette di fichi secchi. Sigilla le estremità in modo da farle combaciare al meglio prima di metterle in forno.
  • Metti della carta da forno sulla placca da forno, adagia le crocette e spennella con il vino passito. Inforna a 160° per 15 minuti, poi togli la placca dal forno, immergi nello zucchero e rimetti in forno per altri 10 minuti.
  • Le crocette di fichi secchi si conservano in un luogo fresco, asciutto e lontano da fonti di calore. Possibilmente all’interno di una scatola di latta con delle foglie di alloro in modo da conservarle per l’inverno e gustarle a Natale… sempre se qualcuno non le mangia prima!
Chef: Daniela Ceravolo

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  1. Ciao, non conoscevo questa ricetta.
    Le ricette tradizionali sono sempre le migliori, racchiudono tutti i sapori del prodotto.

    1. Grazie per essere passata (e scusa il ritardo nella risposta)… io adoro le tradizioni della mia terra e sono felice di farle conoscere anche ad altri! 🙂

  2. Ne mangerei uno dietro l’altro, peccato che non si debba esagerare! Questa ricetta mi fa pensare al periodo natalizio quando mangio i fichi secchi 🙂

    1. Ed infatti si preparano ora cosi da poterli mangiare a Natale! 😉
      Grazie per la visita! 🙂

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